Nel 2050 saremo immortali


Nel 2050 saremo immortali. O meglio, qualcosa si muove in questo senso . Ray Kurzweil, abbastanza noto come inventore e scienziato delle imprese impossibili, sostiene proprio che i progressi delle nanotecnologie saranno indispensabili per l’umanità.
E questo lungo cammino ci porterà sempre più vicini alla possibilità di essere in una perfetta integrazione con le macchine. In pratica, si prospetta un futuro in cui uomo e tecnologia convivono all’interno dello stesso corpo, con tutte quelle conseguenze che si possono immaginare in modo molto immediato.
Ad esempio esisteranno delle piccole macchine realizzate artificialmente con l’obiettivo di andare a spasso per il nostro organismo riparando eventuali cellule danneggiate oppure creando delle copie dei nostri ricordi, per avere a disposizione in qualunque momento un “backup dei dati“.
Tutto questo, secondo Kurzweil, sarà fattibile e anche nel giro di pochi decenni, portando quindi l’umanità ad essere sempre più vicina ad un obiettivo molto ambizioso: l’immortalità.

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